Viterbo e Dintorni
Comune di Valentano

Valentano è un comune con poco meno di tremila abitanti, dista da Viterbo circa 33 km.

E' collocato a 540 metri sul l.m., nella catena dei Volsini, ha tutte le caratteristiche di un luogo "alto, ventoso e freddo", dall'aria "soavissima, buona e delicata", tanto decantata fin dai secoli passati.

Valentano

Storia

Il territorio di Valentano è stato sicuramente abitato fin dalla Preistoria. I più importanti ritrovamenti sono quelli dei villaggi palafitticoli dell'età del bronzo posti nel Lago di Mezzano , che costuiscono una conferma all'interpretazione degli storici, che vi hanno individuato il Lacus Statoniensis dei Romani descritto da Seneca nelle Naturales Quaestiones e da Plinio il Vecchio nel trattato Naturalis Historia .

Altre testimonianze preistoriche sono state individuate in molte parti del territorio comunale, come Vallone, Monte Saliette, Poggi del Mulino e Monte Starnina.

Si rinvengono solo poche tracce della presenza etrusca, anche se la tradizione vorrebbe che il paese derivi da "Verentum", una città mai identificata. Si conservano invece cospicui resti della civiltà romana, come strade (diverticolo della Via Clodia ), ville rustiche e, da segnalare, un maestoso tronco marmoreo di Giove finito nel museo Ny_Carlsberg_Glyptotek_di_Copenhagen.

Il primo manoscritto con un riferimento al paese nella sua denominazione attuale, è dell' 813 (Regesto di Farfa) mentre "Balentanu" appare in altri documenti dell'Abbazia di San Salvatore sul Monte Amiata, a partire dall' 844 . Si registra la presenza del castello diruto di Mezzano nell' 827 e del villaggio di Villa delle Fontane nel 839 . Qui sorse poi una sede Templare con la sua Chiesa dedicata a Santa Maria del Tempio.

Dal 1354 il paese è posto sotto la signoria dei Farnese , che hanno lasciato molte tracce indelebili, monumenti insigni come la Rocca con il Castello e le numerose Chiese.

Fra i personaggi rilevanti che hanno abitato a Valentano, vanno ricordati Alessandro Farnese, poi divenuto Papa Paolo III e sua sorella Giulia, detta "la bella", Angelo Farnese, Pier Luigi Farnese . Vi nacquero il "gran Cardinale" Alessandro, i duchi Ottavio e Orazio, il cardinal Ranuccio e Vittoria duchessa di Urbino . Nel 1537 , Paolo III costituì per Pier Luigi e i suoi eredi il ducato di Castro e Ronciglione e, quindi dal 1545 , quello di Parma e Piacenza.

Le numerose vertenze che video in campo i Farnese e la Camera Apostolica si conclusero con la Guerra di Castro del 1649 , con la distruzione della città di Castro, capitale del ducato , Valentano divenne il centro amministrativo del Castrense e vi venne trasferito l'archivio storico. La diocesi fu trasferita ad Acquapendente.

Gli avvenimenti dei secoli seguenti registrano l'abbandono del paese da parte dei Farnese e, nel 1731 la Rocca Farnese fu trasformata in un monastero di clausura fino al 1930 . È rimasta la suggestiva "scala santa", affrescata con scene della Passione che hanno ricoperto gli affreschi d'epoca farnesiana. I Valentanesi sono presenti nell'Associazione Castrense del 1848 e quindi nella Lega dei Comuni di Castro che si opponeva al potere temporale dei papi e auspicava, nello spirito risorgimentale del tempo, l'unione dell'Italia tutta. Sede di una guarnigione di Zuavi Pontifici, il paese registrò l'arrivo e gli scontri con i garibaldini nel 1867 . Ma ormai il 1870 era alle porte e mentre si festeggiava la presa di Roma gli Zuavi incendiavano, nella piazza principale del paese, quasi tutte le carte dell'archivio storico del Comune di cui rimangono comunque preziose e insostituibili testimonianze, unitamente alle carte amministrative della distrutta città di Castro.

Fin dalla fine dell'800 il paese registrò una forte emigrazione verso le Americhe e furono molti i soldati che parteciparono alla prima guerra mondiale con molti caduti. La seconda guerra mondiale , invece, attraversò questo territorio nel giugno 1944 causando, con i caduti al fronte, molte vittime civili alla cui memoria, nel giugno 2004 , è stata apposta una targa commemorativa in Via Trento e Trieste, nello stesso luogo del "Portonaccio" di Palazzo Vitozzi, ove cadde il colpo di artiglieria che causò la morte di sette civili.

Sono molte le tradizioni secolari, tuttora vive e sentite dalla comunità e dai numerosi villeggianti e ospiti che ormai hanno scelto questo paese come loro soggiorno, specialmente nei mesi estivi, proprio per questo suo essere un luogo collinare tra "lago e mare". E non a caso la Regione Lazio ha compreso Valentano fra i centri a prevalente economia turistica.

Da visitare

- Palazzo Comunale (Municipio)
- Porta Magenta, su disegno del Vignola
- Palazzo monumentale dei Vitozzi Palazzo Cruciani
- Terrazza panoramica di San Martino
- Museo della Preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese
- Lago di Mezzano

Chiese

- Chiesa Collegiata di San Giovanni Evangelista
- Chiesa di Santa Maria
- Chiesa di Santa Croce
- Chiesa della Madonna del Monte
- Santuario della Madonna della Salute
- Chiesa dell'Annunziata a Villa Fontane
- Ex Chiesa di Sancta Maria ad Templum
- Ex Chiesa dell'Eschio
- Ex Chiesa della Madonna della Pietà o dell'Ospedale