Viterbo e Dintorni
Percorso: Viterbo e Dintorni/Lago di Bolsena/L'isola Bisentina
L'isola Bisentina

L'isola Bisentina è la maggiore del lago per superficie (17 ha) e può essere circumnavigata con le motobarche che partono dal vicino centro di Capodimonte. Conserva una natura quasi incontaminata con folti boschi di leccio, giardini all'italiana, panorami incantevoli e numerosi monumenti. Sono un esempio la chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, con l'imponente cupola realizzata dal Vignola, osservabile anche dalla riva occidentale del lago, il convento Francescano e la villa dell'isola. Sono presenti sull'isola sette cappelle, tra le quali vi sono la Rocchina (il cui nome deriva dal fatto che riproduce, in dimensioni ridotte, la Rocca sulla riva di Capodimonte), la chiesa di Santa Caterina, la cappella del Crocefisso con affreschi del '400. Si ricorda anche l'orribile Malta dei Papa, carcere a vita scavato nella terra destinato ai condannati per eresia dotato di un solo piccolo buco per la luce. Si possono trovare anche due statue, di cui una monumentale, di leone: una locata sulle scale che portano alla cima del monte Tabor, l'altra, la più grande, sulla lingua orientale dell'isola. Si possono ammirare inoltre bellissime insenature, la cima collinare del monte Tabor, sotto la quale si trova un'antica colombaia, gli strapiombi rocciosi sull'azzurro del lago ad Est ed infine la parte verdeggiante sul lato meridionale verso il paese di Capodimonte. Gli etruschi e i romani hanno lasciato solo poche tracce della loro permanenza sull'isola. Nel IX secolo vi si rifugiarono gli abitanti della vicina Bisenzio(che gli diede il nome) distrutta dai Saraceni. A metà 1200  divenne proprietà dei signori di Bisenzio che in seguito a controversie con gli isolani l'incendiarono abbandonandola. Nel 1261, Urbano IV riconquistò l'isola che nel 1333 fu nuovamente distrutta da Ludovico il Bavaro, accusato d'eresia e scomunicato dal Papa. Proprietà dei Farnese dal 1400 conobbe un periodo di gran prosperità, fu visitata da numerosi Papi e dai Farnese e fu inglobata nei territori del ducato di Castro. Tornata alla Chiesa, nell'Ottocento divenne proprietà privata della locale famiglia aristocratica dei Principi del Drago che abitavano nel castello  di Bolsena. La proprietaria attuale è la principessa Maria Angelica del Drago.